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Old 06-08-2011, 03:07 AM   #8
Alteregoxxx
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Default LEZIONE 2,3,4 PARTE C

Non mi dilungherò oltre poiché l’argomento è già stato trattato adeguatamente all’interno del tutorial pdf “Riprendere il tuo live -L&R” all’interno del quale troverai molti schemi e regole da applicare facilmente sul campo per ottenere buoni risultati al primo colpo . Tuttavia voglio metterti in guardia: all’interno di questo pdf gratuito troverai molti suggerimenti tecnici ma sappi che, senza un’adeguata preparazione approfondita e molti esempi pratici (tutte cose che si concretizzano all’interno del video corso per tecnico del suono avanzato di scuolasuono.it) avrai necessità di molta, molta, molta pratica per poter padroneggiare le tecniche di ripresa stereofonica al 100%.


Ancora

Un tipico set di batteria solitamente viene generalmente microfonnato con 2 microfoni a condensatore che riprendono in stereofonia lo strumento nella sua globalità dall’alto, un microfono a condensatore per la ripresa dell’Hi-Hat, eventualmente un altro per la ripresa della cordiera del rullante ed infine tanti microfoni dinamici quanti sono i fusti che compongono il set (Rullante, toms, cassa…).

Una chitarra elettrica potrebbe essere ripresa in varie maniere: con un unico microfono dinamico, con un microfono dinamico vicino al cono ed uno in posizione più arretrata, oppure utilizzando interamente o parzialmente microfoni a condensatore (più “dettagliati” nella ripresa dei particolari) al posto di microfoni dinamici; infine una coppia stereo, anche in questo caso, non guasta…

Analogamente coppie microfoniche stereo possono essere utilizzate con successo nella ripresa di ensembles d’archi, cori, strumenti acustici singoli ecc… ricorda: più stai vicino alla sorgente col microfono, meno percepisci l’acustica dell’ambiente di ripresa; più ti allontani, più il suono diretto dello strumento si mischia all’interazione acustica della stanza. Una buona ripresa stereofonica che tenga conto delle proporzioni dello strumento e dell’acustica della sala restituisce naturalezza, spazialità, profondità, professionalità.

Una voce, in studio di registrazione, solitamente viene ripresa con un microfono a condensatore. Viceversa, in situazioni live, essa viene catturata attraverso un microfono dinamico che, essendo meno sensibile, diminuisce il rischio di effetto larsen (quei tipici fischi che spesso si sentono nei concerti: microfoni a condensatore, a causa della loro spiccata sensibilità, mal si prestano generalmente al live poiché in grado di percepire anche rumori di fondo come quelli dell’impianto di diffusione o dei monitors da palco). Al contrario, microfoni dinamici risultano essere meno nitidi, meno dettagliati, ma più “pastosi”. Essi infatti, a causa di una serie di peculiarità e considerazioni che troveranno approfondimento nel corso per tecnico del suono di ScuolaSuono.it, restituiscono una sonorità diversa e molto caratteristica rispetto alla maggior parte dei microfoni a condensatore, generalmente più “asettici”.



Riassumiamo quello che ci siamo detti fino ad ora in questo corso per tecnico del suono lezione 2:

Microfoni a condensatore: suono professionale a partire dai 200 -- 350 € (fino ai 20.000 €) a microfono, necessitano di alimentazione phantom, precisi, dettagliati, sensibili, naturali, adatti a riprese panoramiche e distanziate, adatti a riprese ravvicinate cariche di dettaglio (anche a sorgenti fragorose se il mic è dotato di attentatore pad -10, -20, o -30 db), spessissimo utilizzati in coppia in configurazione stereo.

Microfoni dinamici: suono professionale a partire dai 100 € a microfono, passivi, meno sensibili, suono “pastoso” ma meno dettagliato dei condensatori, adatti specialmente a riprese ravvicinate di sorgenti sonore anche fragorose, raramente impiegati per riprese panoramiche e stereofoniche. E’ possibile utilizzare con creatività microfoni progettati per altre applicazioni: ad esempio microfoni dinamici per chitarra elettrica possono essere impiegati con successo nella registrazione di voci professionali in studio di registrazione o microfoni a condensatore, pensati per la registrazione della voce, possono essere anche impiegati per la registrazione professionale di percussioni o chitarre.

Ma chi l’ha detto che per registrare una voce professionale sia necessartio spendere 1000 € per un microfono???

Di questo ho avuto riscontro pratico mentre registravo un video didattico sulla microfonatura rock al Garage Studio: nella lezione 4 che trovi a questa pagina "Corso per tecnico del suono (lezione 4): come registrare la voce" ti potrai facilmente rendere conto di come un microfono dinamico da 100 € (come un banalissimo shure sm57) non se confrontato con il tipico microfonone a condensatore utilizzato in studio per registrare le voci… Iniziamo a sfatare un pò di miti per cortesia: non serve spendere migliaia di euro per ottenere sonorità professionali se qualcuno ti insegna ad utilizzare la strumentazione che hai a disposizione… Poi, se qualche proprietario di VM-1 o simili vuol far sentire la sua, siamo ben aperti al confronto.

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